45° edizione del Meeting di C.L. – Sesta giornata

Foto Nicoloro G. 25/08/2024 Rimini, Sesta giornata della 45° edizione del Meeting di C.L. dal titolo ”Se non siamo alla ricerca dell’essenziale allora cosa cerchiamo?” .

L’EDUCAZIONE NON È ACCUMULO: LE COMPETENZE NON COGNITIVE

In collaborazione con Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà Giorgio de Rita, segretario generale Censis; Francesco Filini, deputato alla Camera Fratelli d’Italia; Simona Malpezzi, senatrice Pd; Raffaella Paita, senatrice Italia Viva; Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato; Gabriele Toccafondi, responsabile Osservatorio Iride; Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. Introduce Sandro Bicocchi, direttore Ufficio studi PwC e vicepresidente Fondazione per la Sussidiarietà

L’approvazione della legge sulle Non cognitive skills apre finalmente la possibilità di una sperimentazione didattica riconosciuta e promossa dallo Stato di ciò che è già esperienza e patrimonio di molti docenti, ma finora lasciato alla buona volontà dei singoli. L’apertura mentale, la capacità di collaborare, di lavorare per obiettivi, la sicurezza, la coscienziosità, l’apertura all’esperienza … sono competenze che possono essere educate con programmi dedicati che saranno sempre più richieste nel mondo del lavoro. L’approvazione della legge apre inoltre a una nuova modalità di rapporto tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro proprio in vista di questo tipo di formazione.
 

MERCATO UNICO, EURO, PNRR: QUALE SVILUPPO ECONOMICO PER L’UE?

Piero Cipollone, membro comitato esecutivo Banca Centrale Europea; Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR; Enrico Letta, estensore del Rapporto strategico sul Mercato unico europeo. Saluto introduttivo di Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari Esteri, gli Affari Politici, per la Cooperazione Economica Internazionale e Transizione Digitale della Repubblica di San Marino. Introduce Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà

Le elezioni europee sono alle spalle ma le domande sul futuro dell’Europa e dell’Italia sono tutte aperte. Uno dei grandi temi è lo sviluppo economico caratterizzato dal mercato unico, dall’euro governato dalla banca Centrale europea e dal grande piano di investimento del Next generation UE comunemente conosciuto in Italia come PNRR. Ne discutono tre protagonisti in un confronto che non ha nulla di scontato
 

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